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Discovering
the Island
Main Attractions Edition
La prima scratch map della Sardegna ti permette di scoprire 40 attrazioni dell'Isola. Ognuna di esse ti farà conoscere altri elementi del territorio.
25 - THARROS
Al comune di Cabras appartiene l'area in cui sorge la città di Tharros.
Fondata dai fenici nel' VIII secolo a.C. nella parte meridionale della penisola del Sinis, su un'area già frequentata in età prenuragica. Prende piede sempre l’idea che l’insediamento fosse ben più antico, infatti sono persistenti le tracce nuragiche sia nella parte alta e sia verso la torre sul promontorio opposto. Purtroppo ancora non si hanno complete informazioni per via di uno scavo totale che non arriva alla terza parte dell’intero insediamento. È inoltre constatato che, a seguito dell’innalzamento del livello del mare e al fenomeno di bradisismo positivo da 3.000 anni ad oggi, una parte del tessuto urbano sia sotto lo stesso livello marino.
Tharros è oggi un museo a cielo aperto in cui si può osservare la varietà di popoli che hanno colonizzato ed abitato la zona nelle diverse fasi storiche, a partire dai resti di un villaggio protosardo risalente all'età del Bronzo (Su Murru Mannu).
Sulla parte alta del villaggio venne edificato il Tofet, un santuario a cielo aperto in cui venivano deposte le urne con le ceneri dei bambini morti prematuri e degli animali sacrificati agli dei.
All'età fenicia appartengono anche le due necropoli, costituite nella maggior parte dei casi da semplici fosse scavate nella sabbia in cui sono deposti i resti incinerati dei defunti con corredi ceramici ed oggetti personali.
La città di Tharros venne fortificata nel periodo della dominazione cartaginese. Allora Tharros visse un momento di floridità economica per i continui scambi commerciali con l'Africa settentrionale, la penisola iberica e la colonia greca di Massalia (oggi Marsiglia).
Fu conquistata da Roma nel 238 a.C. Al periodo imperiale si deve un rinnovamento urbanistico, consistente nella costruzione delle terme, dell'acquedotto e del nuovo sistema viario costruito con lastre di basalto. Tharros fu uno degli epicentri della rivolta anti-romana guidata da Amsicora nel 215 a.C. Di notevole pregio è sicuramente il sistema idraulico chiuso per le acque bianche e nere. Inoltre per ogni abitazione era predisposta una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana.
Si pensa che nel periodo più fiorente, l’insediamento ospitasse più di 8.000 persone.
I manufatti rinvenuti in questa zona sono sparsi in molti musei, nel Museo archeologico comunale Giovanni Marongiu di Cabras, nell'Antiquarium Arborense di Oristano, nel Museo archeologico nazionale di Cagliari ed anche nel British Museum di Londra.
Il sito archeologico di Tharros attira mediamente 100.000 visitatori all’anno.
Purtroppo, l’incustodia del sito per molti anni ha ridotto le sue ricchezze per le incursioni dei tombaroli o di coloro che sottraevano materiale litico per fini edilizi.
Per molti aspetti, per le sovrapposizioni urbanistico/strutturali dei popoli che lo hanno abitato e per la posizione geografica strategica sul litorale, Tharros presenta forti analogie con l’insediamento di Nora, a sud della Sardegna, anch’esso in parte sommerso dalle acque.