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Discovering

the Island

Main Attractions Edition

La prima scratch map della Sardegna ti permette di scoprire 40 attrazioni dell'Isola. Ognuna di esse ti farà conoscere altri elementi del territorio. 

mori

30 - TEMPIO DI

ANTAS

Fluminimaggiore è un comune dell’Iglesiente di quasi 3000 abitanti, nella Sardegna sud-occidentale. Qui, precisamente nella valle di Antas, a una decina di chilometri dal paese, si trova uno dei massimi monumenti dell'antichità sarda: il Tempio di Antas.

L'area archeologica è ricchissima ed è il frutto della sovrapposizione di insediamenti nuragici e dei successivi passaggi punici e romani. Il tempio romano, dedicato all'adorazione del Dio eponimo dei sardi Sardus Pater Babai, sorge sui resti di una struttura sacra punica, dedicata al Dio Sid Addis, guerriero e cacciatore, struttura costruita a sua volta in un luogo di culto già in età nuragica.

L'area visse il momento di massimo splendore in età romana. Il tempio romano venne costruito per volere di Augusto e restaurato successivamente sotto l'impero di Caracalla (213-217), come testimoniato dall epigrafe sul frontone. L'iscrizione recita: “Imperatori Caesari M. Aurelio Antonino. Augusto Pio Felici templum dei Sardi Patris Babi vetustate conlapsum... A... restituendum curavit Q Coelius o Cocceius Proculus”. In onore dell'imperatore Marco Aurelio Antonino Augusto, Pio Felice, il tempio del dio Sardus Pater Babi rovinato per l'antichità fece restaurare Quinto Celio (o Cocceio) Proculo.

Del tempio romano, costruito con massi calcarei locali, restano tre ripiani della gradinata, in parte ricostruiti. Sulla scalinata si alzano quattro colonne frontalmente e due sui lati. Sono colonne alte 8 metri, dal fusto liscio, con basi attiche e capitelli ionici.

La cella del tempio è profonda 11 metri. Il pavimento era rivestito da un mosaico bianco, di cui si notano alcuni resti. In fondo si trova l'Adyton, l'area culturale, con due vani dotati di cisterne per l'acqua dei riti di purificazione.

Il tempio fu scoperto nel 1836 dal Generale La Marmora e restaurato nel 1967.

A una ventina di metri dal podio romano si trovano i resti di una necropoli risalente ai primi anni dell'età del Ferro. In una delle tombe fu ritrovato il bronzetto di una divinità maschile nuda che impugna una lancia, si trattava forse del Sardus Pater o del dio punico Sid.

Dal sito archeologico parte un sentiero nuragico, poi strada romana di cui resta qualche frammento, che porta fino a Su Mannau, una grotta che si insinua per 8 chilometri nel sottosuolo dell'Iglesiente. È un complesso carsico formatosi 540 milioni di anni fa. Si tratta, secondo il Touring Club Italiano, di una delle dieci grotte più belle d'Italia. All'interno, una delle tante sale fu un tempio ipogeico, un luogo sacro in cui si praticava il culto delle acque. Dalle passerelle sospese che attraversano la grotta si possono osservare formazioni calcaree con forme uniche, stalattiti, stalagmiti, cristalli e laghetti.


Fluminimaggiore vanta una serie di attrazioni tra cui:

- Miniera di Su Zurfuru;

- Museo etnografico;

- Spiaggia di Portixeddu;

- Chiesa di Sant’Antonio di Padova.

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